Credere! Nel rispetto, nell’intuizione, nella sensibilità, nella consapevolezza, in quell’energia interiore in grado di guidare e ridare voce laddove la sola mente fisica non riuscirebbe a portare evoluzione; nelle persone spiritualmente elevate, dalla saggezza innata, dai modi profondamente amorevoli; a coloro che si annoiano con le situazioni banali, con le risposte ingiustificate, con gli stereotipi imposti e i comportamenti scontati; a coloro che provano gratitudine e che sanno immedesimarsi negli altri per la loro semplice capacità intuitiva, comprendendo senza giudizio o condanna; a coloro che sono coscienti del loro sapere, che per questo si sentono diversi e che di questo ne fanno una virtù e non motivo di altezzosa superbia; nelle persone in quanto tali ma, più di ogni altra cosa, nell’unicità della loro anima, quale figlia dell’universo mondo in grado di viverlo e gestirlo tramite l’amorevole mezzo di ogni proprio agire; al contributo che si può dare con la dedizione e la tolleranza, anche verso gli intolleranti, elargendo quegli stessi privilegi e diritti che si vedranno rivivere nel nostro prossimo; alla rettitudine e alla felicità che riusciremo a ottenere, amando quella nostra stessa unicità che ritroveremo nell’altro; alla nostra missione, quella vera, quella che dà senso e scopo alla propria vita, senza la quale in lei stessa svanirebbe ogni perché; al diritto di sentirsi unici e speciali, sentendo quell’amore e quella pace che ci fa aver voglia di donarci completamente agli altri; all’amore per sé, perché non è egoismo e all’amore per gli altri, perché non è un bisogno personale, ma una necessità collettiva; alla voglia di realizzare la propria felicità, scorgendola ovunque questa la si voglia trovare; alla sensazione di diritto ad esistere, scevra da significati irreali o infausti effetti; alla possibilità di vincere o di perdere, purchè non ne venga intaccata la fiducia in se stessi o nella vita; e alla vittoria in quanto tale, al di là di ogni perché, di ogni vincita o di ogni perdita; alla dignità, all’amore e al diritto che tutti abbiano gli stessi diritti; alla capacità di esprimere ogni profonda passione, dandole vita, dimora e consona risonanza espressiva; alla diversità in quanto tale, come da sola in grado di riflettere l’importanza del confronto a favore della conoscenza di sé e degli altri; nella diversità di principi, di idee e considerazione delle stesse, nella critica costruttiva e nelle azioni migliorative, nella loro difesa e nel loro sostegno, e nella responsabilità di una loro adozione; nella possibilità di raggiungere la vera serenità interiore attraverso una sufficiente focalizzazione verso tutto ciò che di più immateriale e trascendente vi è nella vita e in quegli stessi limiti terreni che, anziché frenare, dovrebbero spronare a superarli con l’entusiasmo e la determinazione di chi crede in ciò che è e ciò che sente; e in se stessi e negli altri, augurando ad ognuno di riuscire a raggiungere tutto ciò che desidera e anche qualcosa di più.
Credere! Ma prima di ogni altra cosa...sperimentare.
tratto da Believe!, 1993